
Jean Klein – La Naturalezza dell’essere
Domanda: La persona ha qualche realtà?
Risposta: Non ha alcuna realtà. Ciò che è reale, esiste in se stesso. Questo significa che è autonomo, non avendo bisogno di alcun agente per essere conosciuto.
Finchè la personalità ha bisogno di coscienza per essere conosciuta, non è reale.
Domanda: Ciò significa che la personalità è una sovrapposizione mentale alla realtà?
Risposta:
La personalità è realativa perchè la sua esistenza di pende dalla coscienza. Identificarsi con la personalità, la restringe immediatamente ed essa non è più funzionale. La vera personalità, appare in una situazione data e sparisce nel momento in cui la situazione ha fine; qui non c’è fissazione, perchè essa è completamente aperta a tutto ciò che è.
Naturalmente nella nostra società, la relazione umana si compie generalmente tra una personalità e l’altra, tra un oggetto ed un altro oggetto. In questo tipo di rapporto esiste soltanto il prendere, soltanto una continua ricerca di rassicurazione.
Domanda: Che cosa intende come ricerca di rassicurazione?
Risposta:
L’ego individuale, relativo, ha bisogno di una situazione per esistere ed un ego diverso, sorge in ogni situazione. Se io sto camminando, appare un io che cammina, se io sto pensando, si manifesta un io che pensa; ma nel momento in cui la situaizone si estingue, anche l’io sparisce. Così l’io relativo ( l’ego) proietta continuamente le situazioni che gli consentono di rassicurarsi, di trovare la propria concretezza.
Ogni pensiero, è legato ad un’immagine, che a sua volta è legata ai 5 sensi. Ogni pensiero, anche quello astratto, è legato ad una particolare percezione dei sensi, con una sola eccezione: l’ultimo io.
La domanda “Chi sono io”, si riferisce all’ultimo soggetto, il quale, mancando di un’immagine, di una proiezione, si dissolve nel silenzio.
Questo è l’io che tutti gli esseri viventi hanno in comune, puro Io Sono.
Tratto dal libro di Jean Klein: La Naturalezza dell’essere