
Dott. R. P. Kaushik – La lunga notte dell’anima
Non ha alcuna importanza che siate intelligenti o stupidi. Tutto quello che serve è il rendersi conto che qualsiasi risultato è limitato. Qualsiasi cosa possiate guadagnare o possedere, è limitata. vi basta rendervi conto di questo, perché se siete soddisfatti di quello che avete raggiunto, non provate alcun interesse ad andare oltre, a cercare più in profondità . Avendo capito che tutto quello che potete accumulare è limitato, potete fare il passo successivo che consiste nel capire che qualunque altra cosa vogliate ottenere per aggiungerla a quanto già possedete, non è nulla di nuovo, ma è solo una modificazione, una continuazione del passato (che non esiste). I nuovi risultati che conseguirete, non saranno essenzialmente diversi da quanto già possedete. Andate pure dove volete per cercare di ottenere chissà cos’altro, ma il desiderio di possedere sempre di più, non finirà mai e tutte le volte che la mente si sforza di ottenere qualcosa, genera un attrito che le fa perdere energia.
In un momento di crisi, l’esigenza di ottenere, di accumulare, può crollare; la mente si sente difronte ad una barriera insormontabile che le impedisce di continuare a muoversi come ha sempre fatto. Allora anche le cellule del cervello sono costrette a fermarsi, ma non possono mettersi a dormire, perché la crisi incalza. Le cellule del cervello sono sveglie, anche se in uno stato di passività ed è in questo stato che esiste la possibilità di scoprire una nova dimensione che sia al di là del tempo e dello spazio, al di là della causa e dell’effetto. È uno stato di totale abbandono, in questo stato la mente si rinnova e comincia a manifestarsi un’energia diversa, accade un miracolo.
Il miracolo più grande che possa accadere alla mente umana è che in modo del tutto spontaneo, diventi silenziosa, allora avviene un mutamento, una trasformazione. La mente che finora aveva lottato, combattuto, si trasforma in uno strumento capace di osservare, di percepire in silenzio; il conflitto, la lotta possono ancora presentarsi, può ancora affiorare qualcosa delle antiche tendenze, ma questo accadrebbe in un momento di disattenzione, non sarebbe più un comportamento intenzionale. Se non siete attenti, vedrete che la mente riprende subito le sue vecchie abitudini, ma ora che la mente è diventata uno strumento molto più sensibile e raffinato, ogni più piccola tensione, ogni minimo conflitto, vengono amplificati e se prima potevate non badarci, ora diventano insopportabili. La sofferenza profonda che ora le viene dal conflitto, costringe la mente a ritrovare la sua calma.
Quando ha inizio questa trasformazione, non crediate di esser entrati in una dimensione nella quale non ci sono più problemi né sofferenza; finché non se ne saranno andate definitivamente le vostre vecchie abitudini, consentendo alla mente di vivere nel silenzio della percezione, è molto probabile che sentirete aumentare il conflitto tra il solito modo di vivere e l’esigenza di un nuovo stato interiore. Se la mente non si rende conto del pericolo di continuare a muoversi come ha sempre fatto in passato, lascerà che questo suo nuovo modo di percepire, venga assorbito nei vecchi schemi del passato.
Non crediate che la consapevolezza sia qualcosa che discende dall’alto su di voi. Dovete lavorare duro e lavorare duro, non significa affatto fare sforzi, ma significa rimanere dove siete, stare con quello che è, qualunque cosa sia.
Sembra una cosa molto semplice, ma in realtà è la cosa più difficile del mondo vivere comprendendo che la mente non serve a fare sforzi, a lottare, ma è uno strumento dotato della capacità di ricevere, di percepire.
Quando la mente si acquieta, riflette l’intera energia dell’universo, l’intera energia della vita e potete dire che si trasforma nello strumento che porta alla comprensione di Dio; un recipiente che consente il manifestarsi della luce divina, allora la mente è Dio, la mente è verità , non è più separata dalla verità , dalla vita. Quando ve ne rendete conto, ogni aspetto interiore o esteriore della vostra vita, viene inondato di luce, vivete la vostra vita quotidiana con una mente rilassata, distesa, perché è venuta in contatto con la sorgente della vita, avete la sensazione di poter fare a meno di qualsiasi tensione, di qualsiasi preoccupazione, non vivete più basandovi su qualche concetto, su qualche filosofia. Ora la vostra vita si fonda su una percezione immediata, diretta.
Potete vivere con questa consapevolezza giorno per giorno e momento per momento? Osservando voi stessi e guardando cosa state facendo? Guardando che cosa fa la vostra mente, perché lo fa e che risultati ottiene?
Appena vi rendete conto di quanto sia inutile qualsiasi movimento sbagliato, questo movimento si ferma e allora scoprite che i momenti di conflitto diventano sempre meno frequenti, mentre si fa sempre più vasto il silenzio. Può darsi che ogni tanto di nuovo sopraggiunga un momento di disattenzione, ma se scoprite la causa che lo ha determinato, che può essere un po’ di stanchezza o un malessere perché avete mangiato del cibo non adatto, quella disattenzione se ne va. Così chiunque siate, dovunque siate, che siate o meno seduti immobili e calmi, vi accorgete che la vita procede ininterrottamente nel suo movimento. La vita cambia, vi accadono delle cose; ora sono le cose che vengono a voi, non siete più voi a correre dietro alle occasioni, sono le occasioni che si presentano a voi e potete stabilire che cosa effettivamente vi serve e che cosa non vi serve.
Dal fiume della vita che scorre ininterrottamente, prendete tutto quello di cui avete bisogno, mentre lasciate andare quello che non vi serve, allora veramente la vita viene vissuta nella sua dimensione spirituale, nella quale non esiste progresso o decadimento, ma soltanto un’assoluta stabilità della mente e siete contendi di essere quello che siete. Quello che siete è sacro, perché agite all’unisono con la totalità della vita. Non c’è più alcuna divisione tra voi e me, tra me e la vita, tra la vita e Dio.
Dott. R. P. Kaushik