
21/02/2023
La noia deriva dal fatto che viviamo un mistero non accolto con stupore, ma con scontatezza.
Allora la vita perde il sapore originale e diventa stucchevole, vecchia, stantia.
Il sogno ad occhi aperti, si trasforma in prigione da incubo,
e la cosa più triste e paradossale, è che il carceriere, è il carcerato stesso.
…Si combatteva tra Perugia ed Assisi. In uno scontro sanguinoso Francesco fu fatto prigioniero assieme a molti altri e, incatenato, fu gettato con loro nello squallore del carcere. Ma, mentre i compagni muoiono dalla tristezza e maledicono la loro prigionia, Francesco esulta nel Signore, disprezza e irride le catene. Afflitti come sono, lo rimproverano di essere pieno di gioia anche nel carcere, e lo giudicano svanito e pazzo. Ma Francesco risponde con tono profetico: «Di cosa pensate che io gioisca? Ben altro è il mio pensiero: un giorno sarò venerato come santo in tutto il mondo». In realtà è così: si è avverato completamente ciò che ha predetto. (FF 584)