
24/08/2021
Vedevo la terra, il prato, i sassi e mi chiedevo come facessi a non accorgermi che tu eri lì. Nessuna mancanza, nessuna malinconia perché era ovvio che tu eri lì presente e che non ci siamo mai separati.
Poi ho capito che la sofferenza era dovuta alla forma: l’errata abitudine di cercarti in un corpo mi separava da te. Nient’altro.
Grazie